Una delle pratiche più comuni nel mondo del giardinaggio riguarda il sostegno e la legatura delle piante. Molte varietà, dai pomodori alle rampicanti ornamentali, necessitano infatti di un aiuto strutturale per crescere dritte e robuste. Tuttavia, la scelta del materiale con cui effettuare la legatura può risultare decisiva non solo per lo sviluppo della pianta, ma anche per la sua sopravvivenza. Utilizzare il materiale sbagliato incentiva rischi inutili, e in casi estremi può portare alla morte della pianta stessa.
Pericoli nascosti nella legatura delle piante
Spesso, soprattutto chi è alle prime armi, tende a utilizzare ciò che ha a disposizione, scegliendo ad esempio filo di ferro, filo di plastica rigido o addirittura elastici non adatti. Questi materiali possono sembrare pratici per via della loro resistenza e della loro capacità di tenere salda la pianta; tuttavia, presentano insidie poco evidenti. Il filo di ferro è tra i più pericolosi: la sua rigidità e il suo diametro ridotto esercitano una pressione costante e concentrata sul fusto o sui rami, causando un lento ma progressivo strozzamento dei tessuti vegetali. Questo impedisce la corretta circolazione della linfa e ostacola sia la crescita che la nutrizione della pianta.
Gli elastici, soprattutto quelli realizzati in gomma, sono altrettanto dannosi. Se troppo tesi, tendono a tagliare la superficie del fusto durante la crescita, provocando ferite che diventano facilmente veicolo di infezioni, funghi e batteri. La ferita causata dalla pressione continua e dal taglio della corteccia può portare rapidamente a marciume, indebolendo sensibilmente la struttura.
Materiali da evitare e conseguenze
Per legare con sicurezza una pianta, è fondamentale non utilizzare:
- Filo di ferro: strozza la pianta, provoca ferite difficili da rimarginare e può arrugginire, rilasciando sostanze dannose nel terreno.
- Plastica rigida: tende a non adattarsi ai movimenti e alla crescita della pianta, causando lesioni permanenti.
- Elastici da cancelleria: esercitano una pressione variabile che diventa troppo intensa mano a mano che la pianta cresce, causando tagli e danni.
- Spaghi troppo sottili: anche materiali in fibre naturali, se troppo sottili o annodati stretti, possono incidere il fusto e danneggiare la corteccia.
Le conseguenze di una legatura errata si manifestano con:
- Ferite profonde sul fusto: ostacolano la circolazione della linfa, indebolendo la pianta e facilitando l’ingresso di patogeni.
- Crescita stentata: la pianta appare debole o smette di crescere.
- Deperimento progressivo: foglie gialle, rami secchi e, nei casi peggiori, morte della pianta.
La scelta consapevole: materiali e tecniche sicure
Per una corretta legatura, è consigliabile ricorrere a:
- Spago morbido in canapa o cotone: questi materiali ‘respirano’ e si adattano alla crescita, evitando di stringere troppo.
- Filo di rafia naturale: ideale sia per robustezza che per elasticità, non danneggia i tessuti della pianta.
- Fasce in tessuto (ad esempio strisce di vecchi indumenti): distribuiscono la pressione su una superficie ampia, evitando lesioni.
- Filo morbido di nylon: se usato con attenzione e senza nodi troppo stretti, si adatta alla crescita e resiste agli agenti atmosferici.
- Supporti vegetali: rami di bambù o cannette legate con materiale vegetale, che non strozzano la pianta.
Non basta però scegliere il materiale giusto: altrettanto fondamentale è applicare una tecnica corretta. Ad esempio, il nodo a otto distribuisce il peso in maniera uniforme e permette alla pianta di crescere liberamente senza subire strozzature. È importante non stringere troppo il nodo e, soprattutto, controllarlo periodicamente: mano a mano che la pianta si espande, occorre allentare la legatura o sostituirla del tutto per evitare danni.
Una buona legatura aiuta a sostenere il peso dei frutti, prevenire la caduta dei rami e favorisce la produzione, mantenendo le piante ordinate e facilitando attività come la potatura e la raccolta dei frutti.
Gestione sana del sostegno per ogni tipologia di pianta
Ogni pianta ha esigenze specifiche: ad esempio, i pomodori necessitano di un sostegno verticale continuo e di una legatura delicata che venga verificata e riadattata regolarmente. Le rampicanti possono essere guidate lungo una griglia o un tutore muschiato, sempre evitando materiali che tendono a seccarsi o irrigidirsi nel tempo. Colture con fusti più spessi, come i alberi da frutto giovani, devono essere ancorati con legature larghe e controllate, magari utilizzando strisce di tessuto o appositi “tree tie”, ben noti tra i professionisti.
Le legature corrette, unite a buone pratiche di pulizia dei rami secchi e delle foglie danneggiate, danno origine a un microambiente sano, riducono il rischio di infestazioni e malattie, e permettono alle piante di crescere vigorose.
Infine, è bene ricordare che anche la posizione e il tipo di tutore influiscono sulla salute delle piante: preferire materiali naturali e sistemare il sostegno con la corretta angolazione offre un effetto protettivo e riduce il rischio di stress su radici e fusti. Una manutenzione costante delle legature evita che diventino troppo strette, specialmente nei periodi di crescita rapida.
Consigli pratici per evitare rischi
- Ispeziona regolarmente le legature per assicurarti che non siano diventate troppo strette.
- Sostituisci le legature non appena noti segni di strozzatura o lesioni sulla pianta.
- Prediligi materiali naturali e morbidi, dotati di una lieve elasticità.
- Evita nodi complessi e troppo stretti; opta per soluzioni come il nodo semplice o il nodo a otto.
- Non legare mai la pianta troppo vicino alle radici o al punto di innesto: qui i tessuti sono particolarmente delicati.
- Adatta il tipo di legatura in base alla specie e alla fase di crescita.
Un errore apparentemente banale, come la scelta di un semplice filo sbagliato, può compromettere la salute delle tue piante senza che tu te ne accorga. Porre attenzione a questi dettagli significa proteggere il tuo giardino e assicurarti raccolti abbondanti e piante forti. In definitiva, prenditi cura degli strumenti che scegli, considera la crescita e la natura delle tue piante, e ricorda che il benessere vegetale parte proprio dalle piccole attenzioni quotidiane all’arte della legatura.